2 gennaio 2023
Sta purtroppo accadendo ciò che gli Ordini dei medici pugliesi denunciano da tempo,
con i ripetuti allarmi sulla tenuta del servizio sanitario regionale e sul rischio che crolli l’intera struttura. A proposito dello stato di emergenza dei pronto soccorso della ASL di Brindisi, gli Ordini dei medici pugliesi nono possono fare a meno di constatare lo stato di degrado del sistema che oltre a penalizzare i cittadini si ripercuote sul personale in servizio, costretto ad assumere carichi di lavoro insostenibili.
Le carenze di personale sono ormai drammatiche e non limitate ai pronto soccorso né alla sola ASL di Brindisi, dato che investono tutto il sistema sanitario regionale. Le prime con-seguenze ovviamente si notano nell’emergenza urgenza, ma il problema è generalizzato: abbiamo a che fare con una fragilità strutturale che investe tutto il servizio sanitario e mette a rischio proprio la capacità della sanità pubblica di offrire assistenza ai cittadini.
Gli errori del sistema di programmazione commessi in passato non possono continuare a penalizzare il personale in servizio. L’unico effetto sarà quello di accelerare le dimissioni dei medici attualmente in servizio ed aggravare ulteriormente la crisi del sistema.
Ammesso che si trovino i medici non specialisti disposti ad assumere un incarico al pronto soccorso nelle condizioni attuali, non è chiaro come e chi si farà carico della formazione di questo personale. Il ricorso a professionisti privi dei requisiti previsti per legge per il reclutamento di medici nei servizi di pronto soccorso mette infatti a rischio la qualità e sicurezza delle cure offerte ai cittadini. In quanto enti sussidiari della Stato che vigilano sulla qualità e sicurezza della prestazioni erogate ai cittadini, gli
Ordini non possono assi-stere in silenzio al degrado odierno. Finora si è infatti andati avanti con soluzioni tam-pone, che aggravano la situazione ritardando semplicemente l’emergere dei sintomi.
Occorre invece intervenire con la massima urgenza adottando tutte le soluzioni che pos-sono servire nell’immediato a rispondere alle carenze di personale, ma soprattutto pro-grammando il futuro del servizio sanitario nazionale che poggia innanzitutto sui medici che ci lavorano quotidianamente. Per questo chiediamo che parte delle risorse regionali della Sanità siano vincolate al personale.
I Presidenti degli Ordini delle Provincie Pugliesi
Filippo Anelli – Presidente dell’Ordine di Bari,
Benedetto Delvecchio – Presidente dell’Ordine di Barletta Andria Trani,
Cosimo Nume – Presidente dell’Ordine di Taranto,
Pierluigi Nicola De Paolis – Presidente dell’Ordine di Foggia,
Donato De Giorgi – Presidente dell’Ordine di Lecce
Arturo Oliva– Presidente dell’Ordine di Brindisi.